Nella residenza di origine trecentesca, posta nella tenuta reale dove il re Carlo Alberto impiantò una moderna azienda agricola, coesistono gli stili più svariati, dal neo-romano al neo-medioevale, combinati in modo suggestivo nel rifacimento ottocentesco diretto da Pelagio Palagi e Ernesto Melano;
neo-gotica è anche la chiesa di San Vittore (foto) collegata al Castello, nella quale si trova il prezioso coro ligneo del '500 proveniente dall'abbazia di Staffarda.