Il 23 ottobre 1943 si radunarono a Valcasotto i principali esponenti della Resistenza in Piemonte ed in Liguria; tra essi il generale Giuseppe Perotti e l'avvocato Tancredi Galimberti, entrambi poi caduti sotto i colpi del nemico, restano tra i più luminosi eroi della lotta partigiana. Il giorno dopo nasceva in Valcasotto il «1^ Gruppo Divisioni Alpine».
I due fatti sopra accennati stanno a dimostrare come la zona divenne, subito dopo 1'8 settembre 1943, uno dei focolai più ardenti della guerra partigiana, da cui partirono audaci azioni di sabotaggio contro le vitali comunicazioni tedesche tra Piemonte e Liguria, con conseguenze violente, furiose e disumane rappresaglie dello straniero.
Il Castello fu per un lungo periodo sede del comando delle formazioni partigiane; da esso il Dottor Enrico Martini, il leggendario comandante Mauri, diresse la cruenta battaglia del marzo 1944, condotta da parte tedesca con gli effettivi di due divisioni.
La lotta fu sanguinosa ed il nemico, malgrado la preponderanza schiacciante delle sue forze, impiegò tre giorni ad occupare la valle. Sottrattisi in un primo momento all'accerchiamento, i partigiani ripresero presto a condurre quelle azioni di disturbo che resero impossibile al nemico tenere il controllo della zona.
La brigata partigiana «Valcasotto» per oltre un anno ancora getterà nella lotta tutte le sue energie, lottando contro enormi difficoltà ambientali e logistiche e donando alla Patria il sangue dei suoi combattenti migliori.
Tutta la popolazione della valle si schierò compatta con essa e pagò, con molte vittime innocenti, la sua fiera resistenza al nemico. Il monumento ai partigiani caduti, eretto lungo la carrozzabile poco sopra il bivio di Pamparato e la Cappella votiva, voluta dai Coniugi Baldracco - allora proprietari del Castello e pugnaci animatori del movimento di liberazione - e costruita nel 1946 nell'incantevole scenario dell'Alpe di Pietrabruna, estremo ridotto della resistenza nella valle, restino ad imperitura testimonianza dell'epopea partigiana in Valcasotto.
Valcasotto nella vita partigiana: appunti del Parroco Don Emidio Ferraris.